Secondo Convegno Nazionale sulla Patologia Edilizia, teoria e pratiche sul degrado delle strutture

È previsto per il 30 novembre 2018, a Verona, il secondo Convegno Nazionale sulla Patologia Edilizia. Un interessante incontro che consentirà di formare il professionista e di apprendere la teoria e le tecniche di intervento nella disciplina della patologia edilizia, sulle costruzioni esistenti.
La parola patologia è sempre più adottata in edilizia ed identifica una materia che si occupa di studiare ed analizzare i fattori che causano il degrado degli elementi architettonici e strutturali dei manufatti.
I fattori di disturbo, agenti di attivazione del difetto ed errori od omissioni nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione, causano i difetti che determinano le anomalie ed il degrado degli elementi edilizi che possono essere compromessi economicamente e funzionalmente, a volte, anche in maniera irreversibile.
Il secondo Convegno Nazionale sulla Patologia Edilizia, permetterà di approfondire ed esaminare questi aspetti applicati a casi reali.
Si parlerà di cemento armato al secondo convegno nazionale sulla patologia edilizia
Tra gli interventi previsti nel corso della giornata, ci saranno quelli dedicati a: “Il Degrado delle Strutture in Calcestruzzo Armato_ Parte 1 e 2” tenuti dallo strutturista ed esperto in degrado dei materiali, Matteo Felitti del Dipartimento di strutture per l’Ingegneria e l’Architettura Università degli Studi di Napoli e dalla strutturista ed esperta in diagnostica strutturale, Lucia Rosaria Mecca, direttrice tecnica di Geomonitor Srl.
Gli interventi dei due esperti toccheranno l’ambito della Building Pathology applicata al materiale ed alle strutture in calcestruzzo armato soggetto a vari tipi di degrado. Difatti, sono molti i segnali – sintomi – riconducibili al degrado delle strutture – malattie – ed è fondamentale individuare nel corso di un sopralluogo preliminare le probabili cause di un degrado. Tale attività richiede cognizioni di tecnologia dei materiali da costruzione, di chimica applicata ai materiali e conoscenza del comportamento statico e dinamico delle strutture.
Il Degrado delle Strutture in Calcestruzzo Armato – Parte 1
La prima parte della relazione, tenuta da Matteo Felitti, sul degrado delle strutture in calcestruzzo armato illustrerà i meccanismi chimico-fisici che sono alla base del degrado della pasta cementizia e della corrosione delle barre di armatura.
In particolare, verrà discusso il processo elettrochimico che porta inevitabilmente alla corrosione delle barre di armatura, distinguendo la corrosione diffusa – per effetto dell’anidride carbonica – dalla corrosione localizzata (pitting) – per azione dei cloruri provenienti dall’acqua di mare o dai sali disgelanti.
Leggi I danni da cloruri. Degrado e corrosione delle strutture in cemento armato
Inoltre, il relatore affronterà il tema della tensocorrosione o corrosione sotto sforzo (stress corrosion cracking), che avviene in un metallo sotto l’azione combinata di sollecitazioni meccaniche in ambiente corrosivo, offrendo il commento di un caso di collasso strutturale che mostrerà come il degrado localizzato possa avere effetti dannosi sulle prestazioni statiche e dinamiche globali delle strutture.
Saranno poi trattate le principali reazioni chimiche relative all’attacco dello ione solfato sulla pasta cementizia, nonché il tema delle fessurazioni di “tipo secondario” dovute essenzialmente a problematiche tecnologiche come i fenomeni lenti tra cui il ritiro idraulico.
Conclusivamente, un cenno ai fenomeni “combinati” – sollecitazioni dinamiche, ritiro e corrosione delle armature – che determinano l’ammaloramento delle strutture, sottolineerà la necessità di eseguire una diagnosi del degrado attraverso un approccio “olistico” al problema che superi il particolarismo specialistico del singolo tecnico in favore di una visione complessiva che deve necessariamente coinvolgere gli esperti dei vari campi dell’ingegneria civile.
Il Degrado delle Strutture in Calcestruzzo Armato – Parte 2
Durante la seconda parte della relazione sul degrado del calcestruzzo armato, Lucia Rosaria Mecca, affronterà le problematiche della fessurazione. Con evidenza sulle differenze tra le fessure di “tipo secondario”, indotte da alterazioni chimico fisiche e fessure di “tipo primario”, generate esclusivamente da un meccanismo di azione.
L’appartenenza all’uno o all’altro raggruppamento, oltre ad orientare la diagnosi del dissesto strutturale, pone importanti indicazioni sulle tempistiche di ripristino e sulla gravità del fenomeno in atto. Verranno mostrate, raggruppandole per tipologia, le varie famiglie di fessure formatesi per meccanismi in “purezza” e come, attraverso le loro principali caratteristiche, è possibile distinguerle e catalogarle.
La morfologia delle fessure, il posizionamento e l’orientamento sull’elemento solido, il controllo della loro evoluzione nel tempo (grazie anche all’impiego delle più recenti tecniche di monitoraggio strutturale) consentono di risalire alla causa che le genera. Tramite l’illustrazione di due casi pratici viene mostrato come un corretto metodo di rilievo e di montaggio del quadro fessurativo faciliti la diagnosi permettendo di comprendere in che modo la struttura sia realmente entrata in funzione realizzando schemi statici che alle volte possono rilevarsi differenti da quelli ipotizzati nella fase di costruzione.
Quali saranno le tematiche del convegno?
Durante la giornata, si terranno incontri che verteranno su diverse tematiche, tuttavia legati da uno stesso filo conduttore quale la patologia edilizia. Ad essere presenti saranno esperti in materia che esporranno casistiche ed approfondimenti circa strumenti e metodi per l’analisi e il controllo delle problematiche connesse all’invecchiamento patologico.
Si parlerà anche di alterazione dei materiali, base dello studio della disciplina della patologia edilizia, che in stati avanzati causa la perdita delle prestazioni meccaniche degli stessi. Sarà oggetto di riflessione, inoltre, la ricognizione delle anomalie e dei difetti sui materiali, alla quale segue, in funzione delle tecniche di realizzazione dell’edificio e delle prestazioni strutturali attese, la redazione del piano di indagine e secondo i risultati ottenuti, l’emissione della diagnosi. Sulla base di quest’ultima si sceglieranno le più opportune tecniche di intervento per il recupero dell’opera.
Gli interventi sono organizzati in due moduli: teoria delle costruzioni esistenti degradate ed applicazione e risoluzione problemi sulle costruzioni esistenti.
MODULO 1: TEORIA DELLE COSTRUZIONI ESISTENTI DEGRADATE
Interventi di recupero strutturale su ponti a travata di forte luce_Relatore: Lucio DELLA SALA, Università della Basilicata
Il caso studio di un crollo strutturale_Relatore: Francesco MAROTTI DE SCIARRA, Università degli Studi di Napoli Federico II
Il Degrado delle Strutture in Calcestruzzo Armato – Parte 1 _Relatore: Matteo FELITTI , strutturista ed esperto in degrado dei materiali
Il Degrado delle Strutture in Calcestruzzo Armato – Parte 2_Relatore: Lucia Rosaria MECCA, direttore tecnico Geomonitor Srl
Le impermeabilizzazioni in edilizia _Relatore: Marco ARGIOLAS, tecnico esperto in danni e difetti nelle costruzioni
Diagnostica delle Infiltrazioni negli Edifici _Relatore: Francesco UCINI – tecnico specializzato in diagnostica non invasiva in edilizia
Progettazione ed Esecuzione di Dettagli e Sistemi Impermeabili in Edilizia _Relatore: Arcangelo GUASTAFIERRO, progettista di sistemi termo-Impermeabili
La Patologia Edilizia in UK _Relatore: Veronica FIORE, building control surveyor Londra
Tecniche innovative di demolizione – un caso di studio _Presentazione video a cura di Lucio DELLA SALA
MODULO 2: PRATICHE APPLICAZIONI E RISOLUZIONE PROBLEMI SULLE COSTRUZIONI ESISTENTI
Il monitoraggio dinamico di strutture civili: principali scopi ed applicazioni _Relatore: Francesco CLEMENTI, Università Politecnica delle Marche, Ancona
Le Normative relative alla Durabilità del Calcestruzzo _Relatore: Roberto CUCITORE, Italcementi Spa
Il rinforzo delle strutture in c.a esistenti _Relatore: Antonino MONTALBANO, Sika ITALIA
La protezione degli impalcati stradale con sistemi bituminosi _Relatore: Roberto GRASSO, Index Spa
La durabilità delle impermeabilizzazioni a protezione delle strutture edili _Relatore: Riccardo VILLANI, Index Spa
Il consolidamento e miglioramento sismico dei terreni e delle fondazioni: i metodi GEOSEC a supporto della progettazione _Relatore: Anna ALBERTINI, Geosec Srl
Sistema THERMISTORE per il trattamento delle murature umide di pregio _Relatore: Marco ARGIOLAS, Inventaria Srl
La partecipazione al secondo Convegno Nazionale sulla Patologia Edilizia, prevede il rilascio di 3 CFP per gli ingegneri di tutta Italia e richiede l’iscrizione on-line attraverso l’Ordine degli Ingegneri di Verona. Per gli atri partecipanti, l’iscrizione dovrà essere effettuata attraverso l’invio di una mail all’indirizzo info@patologiaedilizia.it , scrivendo nell’oggetto: Convegno.
Consulta il programma dettagliato per maggiori informazioni
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